BRUGHERIO, GENNAIO 2004
L’attività presentata nel progetto è stata pienamente realizzata con grande soddisfazione di tutti ed addirittura superata dagli spunti procurati dal contatto sorridente tra i giovani della Scuola dell’ obbligo e gli anziani non autosufficienti del ‘BOSCO IN CITTÀ’.
Gli anziani sono stati ogni volta vivacizzati dagli incontri collettivi durante le esibizioni dei ragazzi ed al termine c’è sempre qualcuno degli ospiti della struttura che ringrazia e commenta a nome di tutti. I ragazzi dal canto loro, che coi loro Docenti con passione dedicano tempo nel perfezionare l’uso degli strumenti musicali fino a realizzare veri e propri concerti ed ore di prove nelle realizzazioni teatrali, sono stati soddisfatti nel trovare un ‘pubblico’ straordinariamente attento e commosso negli spettacoli che hanno così arricchito la loro esperienza al di là delle poche occasioni di esibizioni scolastiche. Anche i giovani inseriti nel programma di formazione e di assistenza del GIUNCO potranno sperimentare queste atmosfere, acquistando man mano disinvoltura nel progressivo liberarsi dai condizionamenti delle difficili situazioni familiari. Gli Insegnanti si sono sentiti fortemente impegnati ad ottenere i migliori risultati e quindi a sviluppare gli spunti destati nel proseguire i loro compiti didattici e di educatori.
Forse la sorpresa maggiore è venuta dal comportamento dei ragazzi. Ci chiedevamo anche quale sarebbe stato il comportamento degli adolescenti e preadolescenti più vivaci nell’incontrare gli anziani più colpiti dalle invalidità. Il risultato, di spontanea naturalezza, è stato straordinario ed il comportamento è stato definito quasi professionale dai Dirigenti della casa di Riposo e dagli Animatori.
Gli incontri di poesia e di narrativa sono avvenuti con un gruppo più ristretto di ospiti, individuato dalla Direzione Sanitaria della Casa, in grado di recepire il messaggio di maggiore impegno. Commenti e dibattiti, intimamente connessi con le emozioni e coi ricordi, hanno caratterizzato queste esperienze. Il programma quindi proseguirà nel 2004 e si concluderà col concerto del Coro Rondinella e la lettura di testi anche dialettali nonché con gli spettacoli di fine d’anno scolastico. La nostra associazione coprirà ancora i costi dei trasporti degli alunni e dei materiali e degli allestimenti.
Le tradizioni e le esperienze degli anziani ancora una volta diventeranno materiale di studio che i Docenti svilupperanno, emozioni da condividere in un avvicinamento prezioso fra generazioni tra le quali le distanze sono aumentate dalla veloce trasformazione della società in cui viviamo. La nostra psicologa, particolarmente esperta per i decenni dedicati agli adolescenti, rimane a disposizione degli Insegnanti che ne faranno richiesta.
In questo notevole lavoro si è inserita l’attività di base del GIUNCO che quest’anno ci vede impegnati con 48 giovani ( e non raramente con le difficoltà delle loro famiglie) e 25 Docenti, volontari o con un rimborso da parte del GIUNCO delle spese e del materiale didattico acquistato: 17 sono i giovani stranieri coi problemi che il loro inserimento comporta. Anche alcuni giovani che risiedono presso la FRATERNITÀ CAPITANIO di Monza hanno da noi un aiuto economico.
Tutta questa attività ha avuto il riconoscimento della Direzione dell’Istituto Onnicomprensivo Sciviero con cui abbiamo sottoscritto un protocollo d’intesa per l’utilizzo integrato del nostro intervento contro l’abbandono scolastico e per la promozione di comportamenti positivi nei confronti del percorso scolastico. Nasce quindi un “Gruppo di Lavoro” costituito da tutti i componenti della ‘Commissione Disagio’ e da due nostri rappresentanti con la finalità di progettare, monitorare e valutare gli effetti del progetto in itinere.
Lavoriamo quindi in stretta collaborazione con Intercultura, con l’Ufficio Scuola ed i Servizi Sociali comunali. Dalla sua costituzione partecipiamo al lavoro della ‘RETE COMUNALE’ coordinata dai Servizi Sociali e con Caritas, S.Vincenzo, Brugherio Solidarietà, CPS ed UNITALSI. Con ciò si sta stimolando sul territorio una cultura d’attenzione ai minori ed alle loro famiglie, soprattutto colpite dai disagi più gravi, in un’ottica di promozione del ben-essere.
In questa direzione la nostra azione proseguirà. Non deve cessare né attenuarsi poiché ormai è evidente il riscontro dei bisogni reali a cui va incontro.
Stiamo quindi lavorando ad un nuovo progetto sullo slancio delle esperienze consolidate con ” IL GIUNCO OLTRE! ” (2001 e 2002) e ” IL PONTE DEL GIUNCO ” (2003).
Un riconoscimento soprattutto va dato ai Soci, Docenti volontari e Tutor, che anche nel 2003 hanno dato oltre duemila ore di lezioni di sostegno. A questi si è aggiunta con efficacia, la collaborazione di studenti universitari tirocinanti grazie alla Convenzione stipulata con la facoltà di Scienza dell’ Educazione dell’ Università Bicocca, inseriti con la supervisione di una laureata della stessa facoltà e della psicologa del GIUNCO.
Il programma di lavoro è definito con precisione e sta pienamente soddisfacendo i tirocinanti in questa esperienza pre-professionale in cui le difficoltà sono ben reali.
Il valore del dono del proprio tempo è forse il contributo più silenzioso e prezioso che i nostri Soci, Docenti, Tutor e Tirocinanti, hanno saputo e sapranno dare.